Definire i confini interpersonali

Definire i confini interpersonali

La definizione dei confini interpersonali ha a che fare con la libertà individuale, la relazione tra questi due aspetti è complessa e comporta il trovare equilibrio tra autonomia individuale e coesione sociale in tutte le nostre relazioni.

Abbiamo bisogno di agire, scegliere e pensare liberamente per sviluppare la nostra identità, raggiungere i nostri obiettivi e provare benessere. Nello stesso tempo abbiamo bisogno di connessione sociale e affiliazione e la costruzione di relazioni implica definire confini interpersonali per gestire le dinamiche relazionali e garantire il rispetto reciproco.

Stabilire confini include la definizione di regole, aspettative e limiti per bilanciare le reciproche esigenze. Se manca chiarezza nella comunicazione si manifestano aspettative infondate che possono deteriorare la relazione.

Comportamenti accettabili: consiste nell’essere consapevoli dei limiti entro i quali siamo a nostro agio nella relazione con l’altro e nel saperli comunicare con chiarezza, consiste nell’avere ben chiaro quali comportamenti dell’altro siamo disposti ad accettare e quali no.

Aspettative: si tratta di avere aspettative realistiche rispetto alla relazione che riflettano le nostre esigenze primarie e i nostri bisogni e di avere ben chiaro quali sono i limiti posti dall’altro.

Consapevolezza della differenza: siamo individui separati con regole, bisogni e aspettative diverse, questa differenza va accettata e rispettata senza tendere alla fusionalità che comporta la perdita della propria identità confondendo i propri valori e bisogni con quelli dell’altro.

Rispetto dei confini dell’altro: definire i nostri confini comporta anche il saper accettare i limiti posti dall’altro senza cercare di cambiarlo, il non rispetto dei confini consiste in ripetuti tentativi di controllo e manipolazione per costringere l’altro a soddisfare le nostre richieste.

Per poter definire confini sensati è necessario conoscere i propri bisogni, i propri valori e le proprie emozioni. La consapevolezza personale consente di stabilire confini che riflettono le proprie reali esigenze e non regole astratte di comportamento civile. Non c’è un modo giusto o sbagliato di definire i nostri confini, ognuno ha i suoi che dipendono dalla sua storia personale.

Per definire i confini interpersonali una comunicazione chiara e aperta è essenziale e consiste nella capacità di esprimere i nostri bisogni e desideri e ascoltare quelli dell’altro, nello stabilire regole e avere aspettative condivise comunicate apertamente.

Comprendere le nostre esigenze e i nostri limiti significa anche essere consapevoli del nostro bisogno di spazio e tempo per noi e di quando è importante porre un limite a comportamenti che ci infastidiscono, ci offendono, ci umiliano.

Portare attenzione alle nostre attivazioni emotive nella relazione con l’altro può aiutarci a capire in modo diretto che i confini personali sono stati violati, in questo caso, se si vuole mantenere una relazione sana, può essere adeguato comunicare l’accaduto senza accuse ma ridefinendo i propri bisogni.

La definizione di confini sani è un’abilità che consente di mantenere la fiducia reciproca e la stabilità nelle relazioni, per praticarla è necessario una certa competenza di negoziazione e assertività. In questo senso è comunque importante riconoscere nella relazione con l’altro un certo grado di dipendenza che ci consenta di bilanciare la nostra libertà individuale per il bene della relazione.

I confini includono il rispetto della privacy e delle differenti esigenze di condivisione delle persone, ognuno di noi è a suo agio con un certo grado di intimità.

Nelle relazioni di collaborazione può essere importante definire le responsabilità in modo equo e chiaro, questo evita sentimenti di sfruttamento e squilibrio nella relazione.

Una comunicazione assertiva in cui siamo in grado di dire “no” senza sentirci in colpa o inadeguati contribuisce a mantenere la relazione su un piano che non genera forti attivazioni emotive.
L’incapacità a dire di “no” può essere confusa con la gentilezza, non dire di “no”, se è quello che profondamente sentiamo di voler dire, significa invece permettere all’altro di superare i confini che proteggono la nostra individualità e probabilmente ci porta a non rispettare le nostre esigenze, esperendo emozioni negative nella relazione e sviluppando la tendenza alla recriminazione.

Il non rispetto dei confini interpersonali e la confusione riguardo a essi può condurre a ripetuti conflitti perché le persone possono sentirsi invase o trascurate. La mancanza di confini ben definiti e ruoli chiari può generare stress emotivo perché l’individuo è in conflitto costante tra i propri bisogni e quelli dell’altro con sentimenti di colpa o risentimento.

L’attenzione al rispetto dei confini ci aiuta a comprendere quanto è sana una relazione che stiamo vivendo e può indurci a decidere di allontanarci da una determinata persona che ha effetti negativi sul nostro benessere.

Mantenere un dialogo continuo e flessibile per affrontare questi problemi consente di mantenere una relazione sana e rispettosa. La definizione dei confini contribuisce alla creazione di relazioni sane e autentiche e alla promozione della salute emotiva. Il risultato di confini poco chiari può essere una eccessiva dipendenza reciproca o al contrario un senso di isolamento.

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Dr. Marina Ugolini