Il termine stress denota la complessa e multimodale risposta dell’organismo a un evento percepito come problematico. La reazione è orientata a focalizzare l’attenzione verso la situazione per comprenderne la natura e provare a risolvere il problema. Tale processo richiede un certo dispendio di energia e quindi un’attivazione più o meno consistente dell’organismo.
Stressor sono gli agenti stressanti in grado di suscitare tale risposta.
Il fisiologo Seyle nel 1971 introduce il termine stress con il significato di esagerata attivazione delle risorse, sindrome generale di adattamento (GAS general adaptation syndrome).
L’azione dello stress consiste nell’attivazione del sistema nervoso autonomo e dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.
Gli stressor possono essere di natura fisica (freddo intenso, caldo inteso, dolore…) o psicologica, gli stressor psicologici possono essere generati da eventi esterni (sostenere un esame, attendere il risultato di un esame medico, una perdita affettiva, un cambiamento non desiderato, un lutto, problemi lavorativi o familiari o scolastici…) o da eventi interni (pensieri disfunzionali, schemi disfunzionali).
Un numero significativo di indagini ha permesso di rilevare come situazioni stressanti, purchè di intensità sufficiente a indurre una consistente reazione emozionale, siano in grado di indurre alterazioni di parametri e della funzionalità del sistema immunitario, tali da rendere più probabile lo stato di malattia, e nello stesso tempo modificazioni endocrine che possono alterare l’intero sistema comprese le sensazioni di fame e sazietà, la velocità del metabolismo.
Turbamenti emotivi rilevanti e stress per il riadattamento a situazioni psicosociali mutate o sconvolte sembrano alterare l’incidenza, la gravità e l’evoluzione delle malattie infettive e neoplastiche o essere associati a funzioni immunitarie abnormi.
Va detto che le rilevanze empiriche derivano principalmente da esperimenti su animali, data la difficoltà di rilevazione sull’uomo, del resto gli studi suggeriscono come lo stress sia un probabile cofattore di rischio anche nell’uomo.
Lo stress acuto può essere considerato come adattivo, lo stress cronico è quello che comporta il più alto rischio di insorgenza di patologie a carico di diversi sistemi dell’organismo e che può avere forti responsabilità nella genesi di varie malattie fisiche e disturbi psicofisiologici.
Il ruolo dello stress nell’eziologia di alcune malattie psichiche e organiche è assai variabile: in alcune situazioni può rappresentare la causa principale, in altre può essere solo una concausa o un evento precipitante o predisponente alla malattia.
Ma cosa rende un evento stressante? E’ il modo soggettivo e peculiare di interpretare i dati di realtà e di reagirvi, uno stesso evento suscita in soggetti diversi reazioni completamente differenti.
Un intervento psicologico permette al soggetto di modificare il proprio modo di interpretare la realtà e di mettere in atto pensieri e comportamenti con la conseguenza di vivere gli eventi stressanti con minor attivazione emotiva.
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Dr. Marina Ugolini