
Un primo passaggio fondamentale nel trattamento dell’ansia è quello di comprendere se si tratta di ansia patologica o di ansia normale connessa ad eventi di vita specifici e tali da giustificare i sintomi riportati dal paziente.
Il percorso che ci consente di superare l’ansia patologica, che è quella che si presenta a volte senza una ragione o con fobie specifiche, è un percorso lungo che si svolge inizialmente su due binari. Da un lato si lavora sulle tecniche di gestione dell’ansia, dall’altro sulle cause profonde di questa emozione apparentemente così disturbante.
Lavorare sulle tecniche di gestione sembra implicitamente comunicare che l’ansia sia in qualche modo sbagliata e da eliminare, in realtà si tratta, in questa fase, di rendere meno disturbanti i sintomi mentre contemporaneamente si lavora su questa sensazione come se si trattasse di un messaggio importante che il nostro sistema mente ci invia, un messaggio probabilmente inascoltato, fatto di emozioni non accolte, non contenute e agite in modo disfunzionale che si manifestano con i sintomi di ansia, un percorso pertanto di accettazione e acquisizione del significato profondo del sintomo.
Molte persone ritengono che le loro scelte di vita debbano essere frutto di un processo esclusivamente cognitivo, di valutazione di vantaggi e svantaggi, opportunità e limiti. In realtà se ascoltiamo le nostre emozioni, spesso le nostre scelte di vita risultano più soddisfacenti per il nostro benessere, ma molti individui non sono abituati a tenere conto delle loro attivazioni emotive che sentono come disturbanti il processo razionale di scelta.
L’ansia si manifesta quindi come incapacità di ascoltare, accogliere e dare un senso ad altre emozioni come rabbia, tristezza, paura, vergogna, colpa, che vengono in qualche modo represse o espulse all’esterno, magari incolpando gli altri o la situazione di un nostro disagio.
Un passo importante della terapia è pertanto l’apprendimento a sentire e valutare come segnale importante ogni tipo di attivazione emotiva, comprenderne gli antecedenti, le credenze connesse e le conseguenze.
Talvolta durante il percorso dobbiamo affrontare alcune caratteristiche peculiari della nostra personalità: tratti perfezionistici, orientamento prevalente alla prestazione in ogni area della nostra vita, paura del giudizio connessa a relazioni familiari critiche, forti condizionamenti esterni nelle nostre scelte personali e ovviamente altro.
Anche se le linee del percorso sono comuni a ogni terapia, i contenuti sono soggettivi e ogni terapia è unica e irripetibile.
Durante la psicoterapia ci sono momenti in cui nonostante il miglioramento parziale dei sintomi si può provare rabbia perché l’ansia continua comunque a presentarsi, qui non si tratta di negare la frustrazione ma esplorarla per apprendere a tollerare la complessità e l’incertezza come parte della vita e del processo stesso di superamento dell’ansia che richiede tempo e pazienza.
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Dr Marina Ugolini